La chiusura delle Fonderie di Mirafiori e il trasferimento degli impianti e dei lavoratori a Crescentino e Carmagnola erano determinati da un processo di razionalizzazione produttiva conseguente la riduzione del mercato dei componenti da fusione. Inoltre gli spazi lasciati liberi erano destinati alla nuova lastratura robotizzata che doveva produrre le scocche della Uno.