Le decisioni del vertice della NATO e le dichiarazioni del suo segretario generale costituiscono una dichiarazione di guerra rivolta ai popoli, che testimonia il crescendo della guerra imperialista in Ucraina tra la Russia e USA-NATO-UE.

La consegna di abbondanti sistemi d’arma moderni, la creazione di 4 nuove unità militari in Bulgaria, Romania, Ungheria e Slovacchia oltre ai precedenti nei paesi baltici e in Polonia, il concentramento di un gran numero di forze di terra, aeree e navali dal Mar Baltico al Mediterraneo, l’aumento delle spese militari degli stati membri deciso dal vertice della NATO, dimostrano che esiste un rischio maggiore di generalizzazione della guerra imperialista.

L’approvazione di queste decisioni da parte del governo Italiano rafforza la partecipazione e il coinvolgimento dell’Italia in questo massacro contro i popoli.

  • Di fronte a questi pericolosi sviluppi, la risposta del popolo deve essere di intensificare la lotta per impedire il coinvolgimento dell’Italia nella guerra imperialista,
  • impedire l’uso del territorio italiano, del mare e dell’aria come rampa di lancio militare,
  • impedire la partecipazione delle forze armate italiane alle missioni USA e NATO con qualsiasi mezzo o pretesto.

È necessaria una lotta indipendente contro i monopoli e le classi dominanti, per il rovesciamento del capitalismo, per il rafforzamento della lotta di classe contro la guerra!

Questo è il più grande servizio che possiamo offrire oggi al popolo ucraino.

Questa è l’unica posizione patriottica coerente a favore del popolo italiano e la vera solidarietà con i popoli dell’Ucraina, della Russia e degli altri popoli vicini”.

L’interesse della classe operaia e degli strati popolari ci impone di rafforzare il criterio di classe per analizzare gli sviluppi, per tracciare il nostro cammino indipendente contro i monopoli e le classi borghesi.

DICHIARIAMO GUERRA ALLA GUERRA,

facciamolo a partire dallo sciopero generale del 22 Aprile