Il 20Maggio del 1970, il movimento operaio italiano conquistava finalmente lo StatutodeiLavoratori.
A 50 anni di distanza, i partiti politici e i sindacati collaborazionisti della triplice hanno svenduto i diritti conquistati in anni di lotte, facendo tornare il modo del lavoro alle condizioni di un secolo fa.
Dopo il 22 Aprile, anche il 20 maggio diventa un occasione per gridare forte il dissenso della classe lavoratrice nei confronti del governo guerrafondaio che guida l’Italia e contro il carovita che stiamo pagando e pagheremo sulla nostra pelle.
Così come diventa un megafono per ribadire l’importanza di salario, sicurezza e democrazia dentro e fuori i luoghi di lavoro.
Questo non è un traguardo, ma può essere è un punto di inizio.
Inizio che potrà essere fruttuoso solo con la consapevolezza che se i lavoratori e le lavoratrici scendono in campo, la possibilità di rovesciare questo sistema può farsi concreta.
- NO ALLA GUERRA,
- NO ALLA NATO,
- NO AGLI AUMENTI DI LUCE GAS E GENERI ALIMENTARI.
- PIÚ SALARIO, PIÚ SICUREZZA,
- PIÚ SANITÀ,
- PIÚ ISTRUZIONE.