Il Sindacato Generale di Classe AL-Cobas,

I Lavoratori Metalmeccanici Organizzati – LMO –

IL Sindacato Operai Autorganizzati SOA

esprimpno solidarietà a tutte le avanguardie di lotta dentro e fuori i luoghi di lavoro, che subiscono attacchi e persecuzioni per mano della classe padronale e dai sostenitori del sistema di sfruttamento e dalle politiche dei governi asserviti alla finanza e alle multinazionali.

Lo abbiamo visto nella gestione della pandemia contro chi si opponeva al green-pass, uno strumento per nulla sanitario ma politico è discriminatorio, utilizzato come ricatto nei confronti di chi non era allineato al pensiero unico.

Privando migliaia di lavoratori addirittura del salario (ancora oggi in vigore per alcune categorie).

Lo vediamo oggi, contro chiunque non condivida il pensiero guerrafondaio del governo Draghi.

Sopratutto contro i lavoratori, le lavoratrici e chiunque organizzi forme di opposizione e di lotta per i diritti, il salario, la democrazia, contro le morti sul lavoro e per il lavoro, contro la guerra e la demolizione dei servizi sociali.

Sosteniamo tutti i lavoratori e le lavoratrici, le avanguardie di lotte che subiscono persecuzioni e ritorsioni per non volersi sottomettere al volere dei poteri forti.

I militanti sindacali di base, i combattenti politici, i ceti popolari e chiunque viva del proprio lavoro producendo realmente la ricchezza di questo Paese, saccheggiato dai padroni.

Al di là delle “eventuali deviazioni individuali”, che non possono e non devono rappresentare una scusa per attaccare tutto il movimento sindacale di base e di classe, la nostra solidarietà e il nostro sostegno nelle lotte va alle organizzazioni sindacali che due giorni fa hanno subito un attacco nel loro essere antagoniste.

Soprattutto ai lavoratori e lavoratrici di USB e SI Cobas e di tutte le O.O.S.S, dei movimenti e comitati che lottano e lotteranno contro ogni forma di repressione di discriminazione e di sfruttamento.

Per la libertà e il riscatto dei lavoratori.

Questo stato di cose non avviene a caso, sono nel programma del governo e di chi lo sostiene.

Ed è per questo che oggi ancora più di ieri, a differenza di quanto sostenevano qualche settimana fa alcune organizzazioni sindacali di base, le mobilitazioni e gli scioperi in autunno devono avere nella propria centralità (oltre alle fondamentali rivendicazioni economiche e sociali) la contrarietà nei confronti del GOVERNO DRAGHI, nei confronti di chi lo ha SOSTENUTO E NEI CONFRONTI DI QUALSIASI GOVERNO FUTURO che abbia la connotazione e/o persegua le stesse politiche barbare e filo-padronali.

!