Lavoratori, era scontato che per Fim e Uilm eravamo Operai scomodi da eliminare, visto che l’accordo del 26 luglio sui 545 esuberi, era stato firmato da loro, mentre la Fiom aveva deciso di non firmare.
Ma era evidente che la mancata adesione della Fiom era solo di facciata, proprio come sul CCSL.
Si proprio di facciata, visto che, dopo quello che sta accadendo sulla turnistica, l’unico elemento di finta rottura con la’azienda, continua ad essere per pochi centesimi distogliendo l’attenzione dalle vere problematiche.
Addirittura qualche rappresentante, sui social si spinge a rivendicare una vittoria della Fiom, l’aver costretto l’azienda a riconoscere la mensa dopo aver svolto la mezzora di recupero.
Ossia acconsentendo a spostare orario di lavoro da 8 ore a 8,30 e contemporaneamente adottare i 20 turni, significa in sostanza turni massacranti continui, che danneggiano il lavoratore sia fisicamente, sia economicamente, visto l’irrisorio incentivo e la perdita dello straordinario, ma soprattutto minano alla sicurezza sul lavoro.
Avere le linee sempre al massimo senza sosta, usura maggiormente l’impiantistica e non ne permette la normale manutenzione di controllo, , e costringere il lavoratore a turni massacranti e orari lunghi, ne impedisce la lucidita’ e l’efficienza, cio’ favorisce incidenti e probabili infortuni.
Ovviamente il giorno dopo si lavano le coscienze con manifestazioni di facciata, contro gli infortuni, questi dovrebbero essere incriminati insieme ai padroni per complicita’.
Tutto cio’ senza parlare degli oltre 1500 lavoratori costretti a venire da Melfi e tra loro RCL anche infartuati costretti a lavorare su turnazioni simili, anche di notte.
E contemporaneamente avere 545 lavoratori, considerati scomodi, a casa con ammortizzatori sociali.
E questo la Fiom la ritiene una vittoria, è evidente che anche per costoro questi lavoratori sono scomodi e vanno eliminati, magari nel silenzio senza disturbare azienda e servetti.
Lavoratori solo unendoci e lottando possiamo impedire questo massacro,
bisogna rivendicare una nuova Organizzazione del lavoro, che tenga conto anche delle esigenze dei lavoratori
- bisogna unirsi e rivendicare il reintegro di tutti i lavoratori e impiegarli sui turni a pieno regime,
- rivendicare una turnazione adeguata attraverso una riduzione dell’orario di lavoro, per favorire l’integrita’ psicofisica del lavoratore,
- una corretta manutenzione ordinaria dell’impiantistica, per prevenire infortuni, solo così possiamo lavorare e produrre serenamente.
L’azienda e sindacati pensano di tenerci fuori perchè
Hanno paura di noi…
Perchè noi non abbiamo paura