Alla luce degli eventi che hanno avuto luogo il 7 ottobre, vorremmo ricordare che la Palestina soffre 75 anni di brutale occupazione da parte del regime israeliano, che pratica la pulizia etnica e applica uno stato di apartheid.
Gli eventi di questi giorni non sono casuali e coloro che cercano le loro cause dovrebbero guardare dritto in faccia alla verità, che rivela come gli attacchi dell’esercito israeliano si intensificano ogni giorno e portano a decine di palestinesi morti, anche anziani, donne e bambini piccoli.

Lo stato d’Israele è nato dall’espulsione del popolo palestinese dalla propria terra attraverso i metodi del terrore. Tutta la storia dell’occupazione sionista della Palestina si regge sulla pratica del terrore.

Terrore praticato dalle forze militari di occupazione e dai coloni. Terrore in Cisgiordania, dove si sono insediati ormai ben 700000 coloni. Terrore nei confronti della popolazione di Gaza, contro cui Israele negli ultimi diciotto anni ha già condotto sei guerre, con diverse migliaia di palestinesi assassinati.

Proprio l’attuale governo di estrema destra di Netanyahu ha esteso e moltiplicato i metodi terroristici contro i palestinesi e i loro diritti. Basti pensare alle barbare operazioni condotte recentemente dalle truppe sioniste nei campi profughi di Jenin.

Parlare, tanto più oggi, del “diritto di Israele alla propria difesa” è semplicemente la spudorata difesa del terrorismo quotidiano del sionismo.

Il governo italiano e questa Europa , che con i loro annunci inaccettabili sostengono le forze di occupazione, sono doppiamente smascherati, perché dal 2015 fischiano indifferentemente e rifiutano di riconoscere lo Stato palestinese.
Il popolo palestinese ha il diritto di difendere i propri diritti e il proprio territorio.

Il LMO condanna la lunga occupazione dello stato israeliano e i crimini che commette sistematicamente contro il popolo palestinese, con il sostegno degli Stati Uniti, dell’UE e dei loro alleati.

Tale servilismo al potere americano è costato migliaia di palestinesi morti, storpi e imprigionati, migliaia di città e villaggi in rovina, insediamenti in terra palestinese.

C’è chi cerca cinicamente di “condannare” e “criminalizzare” il diritto di resistenza del popolo palestinese.

Sono gli stessi che rimangono in silenzio, o sostengono, di fronte alle sistematiche violazioni dei diritti umani che la Palestina ha subito per 75 anni.

Dichiarazioni come quelle del ministro degli Esteri, José Manuel Albares, o della Presidente della Commissione europea, Urusula von der Leyen, dimenticano egoisticamente la storia e sono un insulto ai diritti umani e a coloro che li difendono.

Noi non abbiamo incertezze su quale campo scegliere.

Lavoratori Metalmeccanici Organizzati è un Sindacato in favore della difesa incondizionata di qualsiasi popolo oppresso, il suo diritto alla libera autodeterminazione, il suo diritto alla resistenza contro le forze d’occupazione, indipendentemente dalla natura politica delle sue direzioni.

A chi invoca la “pace in Medio Oriente” diciamo che non vi sarà mai alcuna pace possibile tra uno stato che opprime e un popolo oppresso.

Che tutti i cosiddetti accordi di pace con Israele, come i famosi accordi di Oslo del 1993 (benedetti dalle sinistre riformiste e globaliste di tutto il mondo), si sono rivelati un inganno per i palestinesi e per chi guarda ad un futuro prospero per quella terra.

Solo la piena e libera autodeterminazione del popolo palestinese potrà permettere una pacifica convivenza con la minoranza ebraica.

Solo ripartendo dagli accordi prima del 1948 si può garantire la pace con due popoli e due stati….

    “Siate sempre capaci di sentire nel più profondo qualsiasi ingiustizia, commessa contro chiunque, in qualsiasi parte del mondo.

È la qualità più bella di un buon rivoluzionario.”

Ernesto Che Guevara (14 giugno 1924 –  9 Ottobre 1967)