Negli ultimi cinquantanni  il sostegno pubblico alla Fiat , poi FCA è stato ingente.

Quella della Fiat e a suo modo spettacolare e violenta, tipo rapina del secolo, “alla luce dell’ultimo blitz di Tavares”,   tutta e completamente proprio in chiave di scandaloso salasso di denaro pubblico.

Decine di miliardi di finanziamento pubblico, centinaia di milioni di ore di cassa integrazione, seguiti da decine di falsi piani industriali con conseguenti danni occupazionali tutto ciò  con la complicità di tutte le forze politiche, istituzionali e soprattutto dei servi di Cgil, Cisl,Uil.

Oggi, a conclusione dei vari passaggi di cessioni, Stellantis si appresta alle reali strategie aziendali, non quelli di rilanciare l’occupazione in Italia come più volte annunciato, ma di continuare nella consapevole scelta di spillare ulteriori milioni di Euro agli Italiani.

Stellantis ed i suoi “SERVI” preparano la ‘morte assistita’ e pagata dai lavoratori e dai contribuenti.

La risposta del mondo politico, e sindacale non si lascia attendere, ma come sempre è quella di cedere al ricatto, e sostenere  il ricatto dell’azienda.

Come  LMO, da sempre riteniamo che lunica strada percorribile è quella del conflitto, solo rimettendo in discussione tutte le politiche liberiste di privitalizzazione possiamo garantire un futuro produttivo all’Italia e il mantenimento dell’occupazione nei vari siti produttivi.

L’azienda continua con la sua logica di socializzazione delle perdite e privatizzazione degli utili, noi dobbiamo pretendere la nazionalizzazzione dell’azienda e rimettere in discussione tutto.

Il nostro programma è socialista non per questioni dottrinali, ma perché per salvaguardare le condizioni di vita delle masse popolari è necessario prendere misure che colpiscano gli interessi di coloro che beneficiano dello sfruttamento e della precarietà della classe operaia e del popolo.

Di fronte all’inflazione, all’alto costo della vita e al ricatto economico della borghesia, sosteniamo la lotta per la scala mobile dei salari e degli orari di lavoro, l’occupazione e il controllo operaio di ogni fabbrica o stabilimento che chiude o fallisce, una questione fondamentale per difendere i posti di lavoro.

Di fronte ai licenziamenti di massa e alla disoccupazione, lottiamo per la distribuzione dell’orario di lavoro senza intaccare i salari per combattere la disoccupazione, la nazionalizzazione delle banche sotto il controllo dei lavoratori.

I LAVORATORI SONO DI FRONTE A DUE SCELTE

 CONTINUARE AD ASSECONDARE GOVERNI, POLITICI e SINDACATI SUBALTERNI. 

O RIBELLARSI A TUTTO CIO’ UNIFICARE LE LOTTE DEL MONDO DEL LAVORO E RIVENDICARE UNA POLITICA CHE PARTA DALLE NECESSITA’ DEL POPOLO.