L’orrore delle guerre, per mano diretta o indiretta degli USA e della UE; il genocidio del popolo palestinese che prosegue ogni giorno ininterrottamente; gli appelli, a partire da quello della Francia, per un intervento diretto in appoggio al governo filo nazista di Zelensky; il via ad azioni di guerra, votato quasi all’unanimità dal Parlamento, classificate come “difensive” per placare la coscienza dei tanti finti “democratici”; le conseguenze sul nostro popolo, in piena economia di guerra e sull’orlo del baratro di una guerra nucleare.
QUALI CONQUISTE DOVREMMO FESTEGGIARE?
Non c’è alcuna distinzione “di genere” tra gli uomini e le donne oggi al potere, politico economico e finanziario.
Quale parità se oggi siamo schiacciate da servizi sociali inesistenti, servizi di cura per i figli e per gli anziani da garantire nonostante i tempi di lavoro?
Cosa abbiamo da condividere con le donne che, a capo di aziende o multinazionali, sfruttano i lavoratori?
Di quali diritti ci si riempie la bocca quando vengono negati quelli fondamentali al lavoro, alla casa, alla sanità, allo studio, ai servizi sociali?
Vogliono chiuderci la bocca, censurare chi denuncia complicità e cobelligeranze, chi vuole un immediato cessate il fuoco e uno stop all’invio di armi, chi rivendica diritti e protagonismo per chi lavora!
NON FESTEGGEREMO NIENTE – MA NON STAREMO ZITTE!
CONTINUEREMO A SCENDERE IN PIAZZA A LOTTARE PER LA PACE, PER IL LAVORO, PER I NOSTRI DIRITTI!
Continueremo a scendere in piazza con i nostri compagni, altrettanto sfruttati! La lotta per l’emancipazione delle donne passa attraverso il superamento di questo sistema capitalistico.
Le discriminazioni si combattono e si abbattono soltanto attraverso l’unità e il protagonismo delle classi sfruttate, delle lavoratrici e dei lavoratori, vera maggioranza di questo Paese!
LE LAVORATRICI E I LAVORATORI S.G.C.