INDETTO SCIOPERO GENERALE PER TUTTA LA PROVINCIA DI TARANTO.

Sciopero generale di tutti i settori pubblici e privati di tutto il territorio di Taranto e Provincia per l’intera giornata di lavoro del 23 aprile 2024.

Le scriventi OO.SS. indicono uno sciopero generale di tutti i settori pubblici e privati, di tutto il territorio di Taranto e Provincia, per l’intera giornata di lavoro del 23.04.2024 dalle 00:01 alle 23:59 – compreso il primo turno montante per i turnisti – ad esclusione dell’intero comparto dei Trasporti e i Vigili del Fuoco.

SGC e LMO indicono lo sciopero generale in tutta la provincia di Taranto contro il perdurare della situazione, senza prospettive concrete che vedano garantite l’occupazione e la tutela della salute per i lavoratori di Acciaierie d’Italia, ex ILVA in a.s. e i lavoratori dell’indotto. Una situazione che vede l’azione del governo, in continuità con i governi precedenti, persistere a decretare provvedimenti mirati continuando a mantenere migliaia di lavoratori in cassa integrazione senza una vera prospettiva occupazionale e senza interventi risolutivi che blocchino le fonti inquinanti del siderurgico di #Taranto, affinché la sicurezza e la salute dei lavoratori e dei cittadini del territorio, venga salvaguardata da processi produttivi che emettono sostanze inquinanti e tossiche, definiti incompatibili con la vita umana e sequestrati dalla magistratura.

Una situazione che compromette ogni attività economica, sociale, sanitaria del territorio e ogni prospettiva per le nuove generazioni.

S.G.C. (Sindacato Generale di Classe) e L.M.O. (Lavoratori Metalmeccanici Organizzati), consapevoli che la chiusura di quegli impianti da sola non basta a migliorare le condizioni della provincia tarantina, senza un piano straordinario di vere bonifiche del sito e del territorio, in quanto attualmente l’inquinamento ha compromesso mare, terra, aria, chiedono di fermare le fonti inquinanti a tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini.

Chiedono, inoltre, di predisporre un piano occupazionale per tutti i lavoratori, diretti e indiretti di Acciaierie d’Italia ed ex ILVA in a.s. con la programmazione di una adeguata e concreta loro formazione al fine di poter effettuare un programma di bonifica del sito e del territorio tarantino ed evitare una bomba sociale dovuta alle migliaia di esuberi dei lavoratori di Acciaierie d’Italia (8200), dei lavoratori ex ILVA in a.s. (1600) e dell’indotto (c.a. 4000), la rovina per altrettante famiglie e una ricaduta con effetto domino su tutta l’economia della provincia.

Per cui lo sciopero è indetto per:

− La chiusura di tutte le fonti inquinanti;

− avvio di un percorso di vere bonifiche utilizzando gli stessi lavoratori del siderurgico, diretti e indiretti,

predisponendo una formazione adeguata;

− Apertura dei benefici per i lavoratori esposti all’amianto e alle sostanze tossiche favorendone il pensionamento anticipato;

− Risarcimento dei danni subiti dai lavoratori e dai cittadini, in base alla sentenza della Corte Europea del

5 maggio 2022.