L’8 e 9 giugno 2024 si terranno le elezioni per i nuovi deputati al Parlamento europeo mentre la natura e il ruolo reazionario, guerrafondaio, monopolistico e imperialista dell’Unione europea è ormai del tutto smascherato.
Nell’UE l’unica legge che funziona è la legge del più forte. Dominano i paesi imperialisti, i grandi monopoli e le ricche oligarchie e impongono ai popoli i loro interessi.
Negli ultimi anni, mentre la grande crisi economica ha travolto tutti i centri capitalisti, l’Unione Europea ha rafforzato le sue selvagge politiche antioperaie e antipopolari, al fine di conservare e aumentare i profitti delle multinazionali, del capitalismo finanziario, banchieri e grandi monopoli.
Ha approvato un vortice di misure antioperaie, ridotto drasticamente i salari dei lavoratori, colpito le libertà sindacali, riportato indietro di decenni i diritti e le condizioni di vita della classe operaia, delle altre classi sociali popolari e dei ceti medi. In Italia i servizi sociali e le conquiste del passato sono stati ridotti o del tutto aboliti, le aziende pubbliche vengono svendute o regalate.
L’UE ha trasformato le società in una giungla di sfruttamento, antagonismi e arretratezza storica, con l’unico obbiettivo di spostare le risorse dalle politiche sociali ai poteri finanziari.
Le varie emergenze, da quelle finanziaria del 2008 a quella del coronavirus fino alle guerre di Ucraina e Israele, dimostrano la sudditanza dell’Unione europea agli Stati Uniti e alle potenze imperialiste e sioniste.
La nostra sudditanza politica ed economica nei confronti degli Stati Uniti si traduce anche in imposizioni commerciali in base alle quali
siamo costretti a comprare prodotti americani pure quando questi siano più costosi (software, servizi, gas, ecc.) e/o più scadenti (aeroplani, cibo, etc.).
Per il profitto delle grandi multinazionali del farmaco, durante la pandemia ci sono stati imposti “vaccini” non soltanto inadeguati a sconfiggere il virus, ma addirittura dannosi per la salute mentre erano disponibili (e lo sono tutt’ora) valide alternative.
Secondo la nostra Costituzione i diritti sono inalienabili, invece sono diventati un elastico da concedere o negare secondo le scelte politiche, geopolitiche o economiche di una ristretta oligarchia.
I diritti sono divenuti autorizzazioni revocabili, concessioni di uno Stato che governa, attraverso algoritmi, un gregge di individui isolati e sottomessi che non deve più nemmeno produrre ma solo sopravvivere.
Questa Europa, col superamento degli Stati nazionali, distrugge ogni valore umano di solidarietà a favore di governi imposti dalle banche e dal potere finanziario.
Con la repressione sistematica e feroce di chi si oppone alle ideologie globaliste. Per questo il potere diffonde sempre più paura che diventa, insieme alla demagogia e alla repressione, il principale mezzo di manipolazione e di divisione delle masse.
A differenza di ciò che pensano molti tra coloro che vorrebbero cambiare le cose, la passività delle masse non si basa unicamente sull’ignoranza e non può essere superata solo con l’informazione e la presa di coscienza da parte dei cittadini ma anche e soprattutto con la rinascita del protagonismo della classe lavoratrice e la ripresa della sovranità popolare.
Questa Europa sostiene interventi economici e militari, saccheggia le risorse naturali e la manodopera dei paesi semi-coloniali e dipendenti, è subalterna alla NATO, la cui espansione ha provocato una risposta militare da parte della Russia.
Negli ultimi anni Usa (Cia), e Nato hanno sostenuto, direttamente o indirettamente, le aggressioni militari in Libia, Siria, Mali e Repubblica Centrafricana.
Il 21 novembre del 2013 alcune centinaia di persone si riunirono a Kiev, in piazza dell’Indipendenza (in ucraino Maidan Nezaležnosti), per protestare contro l’interruzione dei negoziati con l’Unione Europea, protesta fomentata e organizzata militarmente, provocando la fuga del presidente filorusso Viktor Yanukovich: pensate che un centinaio di persone, anche se fossero state un migliaio, avrebbero potuto provocare un colpo di stato?
Da quel momento è stato imposto un presidente fantoccio, che ha provocato migliaia di morti in Ucraina, la distruzione di quel paese, portandoci alle porte di una guerra mondiale.
Questa Europa sostiene attivamente, insieme con gli imperialisti americani, la cosiddetta “guerra al terrorismo” diretta in realtà contro i movimenti di liberazione e rivoluzionari.
Adotta dure politiche anti-immigrati, erge muri contro i migranti disperati ed è responsabile della morte di migliaia di migranti lungo i suoi confini. Fomenta l’isteria anti-comunista, il razzismo, il fascismo e la feccia nazista.
Adotta misure repressive che restringono i diritti democratici. Questo Parlamento europeo con le elezioni organizzate in ogni paese membro, vuole dare una veste democratica a questa coalizione reazionaria delle classi capitaliste europee.
Sono lo strumento per disorientare, assorbire e reprimere i movimenti di resistenza operai e popolari.
Un nido di calabroni che legittima le politiche contro i movimenti di liberazione sociale nazionale, distrugge lentamente la nostra costituzione antifascista e promuove l’anticomunismo.
È un’istituzione screditata agli occhi dei popoli in Europa e per questo è completamente svilita. Ecco perché c’è un così basso tasso di partecipazione alle elezioni del Parlamento europeo.
È un corpo di sostenitori e propagandisti della marcia Idea Europea capitalista che non ha nulla in comune con la storica aspirazione e necessità di amicizia e lotta comune dei lavoratori e popoli d’Europa.
Contro tutto questo, contro l’Unione europea e i suoi governi, contro la barbarie capitalista, deve crescere una nuova forza popolare che pretende sovranità e dica NO!! a questa Europa e NO!! alla guerrafondaia Nato.
Non lo si può fare votando per i partiti che aderiscono alle politiche imposte da questa Europa, oppure votando chi contrasta soltanto alcune scelte senza però metterne in discussione l’impianto.
Qui non si tratta più di scegliere se votare partiti di dx o sx, perché sostanzialmente le linee politiche tra i vari schieramenti differiscono minimamente, dovendosi mantenere nelle linee guida indicate dall’UE e dagli Stati Uniti ma di
SCEGLIERE TRA PARTITI EUROPEISTI, ATLANTISTI E PER UN MONDO UNIPOLARE O PARTITI CHE RIVENDICANO L’AUTODETERMINAZIONE E LA SOVRANITA’ DEI POPOLI PER UN MONDO MULTIPOLARE.
Scegliere, cioè, tra chi vuole mantenere questo stato di cose e chi vuole combattere questo sistema di potere, contrastare concretamente fascismo, razzismo e neonazismo, nelle sue vecchie e nuove forme.
SUBITO FUORI DA QUESTA EUROPA FALLIMENTARE
PER LA COSTRUZIONE DI UN’EUROPA DEI POPOLI!!