Si susseguono gli annunci dei Ministri sulle misure che il governo Meloni intende inserire nella prossima Legge di bilancio: dopo quello sul TFR, dopo quello sull’abolizione del limite di 240.000 euro agli stipendi dei dirigenti pubblici, l’ultimo annuncio riguarda “il bancomat” principale cui attingono da anni tutti i governi: le pensioni.

Il Ministro per la Pubblica Amministrazione Zangrillo propone di innalzare l’età pensionabile dei dipendenti pubblici a 70 anni, per ora su base volontaria ma questo non basta per non definire la proposta folle!

In una Pubblica Amministrazione che è all’ultimo posto in Europa per valore dei salari ma al primo per l’età media dei dipendenti (oltre 50 anni), qual è la ricetta del governo ? Aumentare di fatto l’età pensionabile invece di eliminare i blocchi alle assunzioni che da anni stanno affossando la P.A., in particolare Sanità e Enti Locali, e dare una prospettiva occupazionale ai tanti giovani disoccupati o precari.

Con le risorse stanziate dal governo per il rinnovo dei Contratti Nazionali i salari aumenteranno, per stessa ammissione del Ministro, di solo un terzo rispetto al tasso di inflazione, quindi con una perdita secca del potere d’acquisto. Il governo fa affidamento proprio su questo dato oggettivo: messi alle strette da salari da fame, che non tengono il passo con il costo della vita, e con pensioni falcidiate dalle continue riforme, molti lavoratori della pubblica amministrazione saranno costretti ad accettare anche questo ennesimo sacrificio di stare al lavoro fino a 70 anni. Con quello che ne consegue in termini di efficienza nelle prestazioni.

La prospettiva per i più giovani è ancor di più drammatica: secondo la statistica attuariale dell’aspettativa di vita, l’età pensionabile passerà dagli attuali 67 anni a 71/72 anni, peraltro con assegni pensionistici sempre più ridotti in relazione all’applicazione del sistema contributivo.

Non è invece per niente drammatica per i parlamentari che continuano a lasciare intoccati il loro privilegio di avere la pensione sicura a 65 anni di età dopo solo 5 anni di mandato !

E’ palese che anche questo provvedimento sulle pensioni a 70 anni per i dipendenti pubblici è finalizzato a far quadrare i conti della prossima Legge di Bilancio, stretta tra debiti, sprechi e ruberie da consorterie varie, risorse per la guerra. Anche questo governo mira a fare cassa e, come quelli precedenti, lo fa sulla pelle dei lavoratori, lasciando invariati privilegi, ricchezze, spese inutili, spese belliche come quelle destinate all’acquisto di nuovi sistemi d’arma (carri armati Leopard tedeschi e Aerei da combattimento F35, per un spesa di 22 miliardi di Euro).

RIBADIAMO ANCORA UNA VOLTA: la Pubblica Amministrazione, per erogare servizi efficienti, ha bisogno di un piano straordinario di assunzioni abbinato ad un sostanziale incremento dei salari, in tutti i settori. I cittadini e i lavoratori versano imposte, contributi ed hanno diritto a servizi pubblici e qualitativamente idonei!

Per questo ci siamo battuti e ci batteremo, con le nostre capacità e forze, sempre coerentemente contro tutti i governi, sempre coinvolgendo attivamente i lavoratori.