Nel 1964 (lancio della “850”) la contrattazione è ancora impegnata sugli aspetti applicativi del Ccnl, per la parte relativa alla riduzione d’orario conquistata nell’ultimo rinnovo e per il ricalcolo delle retribuzioni in modo da garantire la parità retributiva dopo l’applicazione della riduzione d’orario. Il confronto tra le parti non deve essere stato del tutto tranquillo se l’Unione Industriali di Torino, in concomitanza con la firma del primo accordo applicativo, nel gennaio del 1964, si sentì in dovere di scrivere una lettera al Prefetto di Torino, a nome della Fiat, per spiegare le modalità applicative dei “riposi a conguaglio” per quell’anno; vale a dire i riposi per riduzione d’orario, che venivano fissati parte in riposi collettivi con fermata dello stabilimento, parte in riposi individuali.
La contrattazione successiva riguarda aspetti retributivi relativamente ai compensi riduzione d’orario previsti nella fase transitoria dal Ccnl e la loro armonizzazione con i trattamenti aziendali; l’aspetto più significativo è che questa contrattazione si svolge sempre all’Unione Industriali di Torino con le organizzazioni sindacali e non più in azienda con la C.I., la qual cosa testimonia la crisi di questo organismo di rappresentanza dei lavoratori.